L’importanza della Ricerca nell’Infermieristica

Sia che gli infermieri lavorino con pazienti acuti, che con pazienti cronici, nella riabilitazione a lungo termine, oppure sul territorio, ci si aspetta che la qualità dell’assistenza erogata sia il risultato di una pratica fondata sulle conoscenze. Inoltre, gli infermieri hanno delle responsabilità nello sviluppo del corpo della conoscenza infermieristica.

Gli infermieri devono chiedersi in che modo la ricerca può essere incorporata nella pratica di tutti i giorni.

In questa dispensa viene discusso il valore della ricerca infermieristica e l’applicazione del metodo scientifico nell’infermieristica.

Le sfide che sta attraversando il sistema sanitario costringono i professionisti
sanitari a dover giustificare le loro decisioni. La disciplina infermieristica non fa eccezione.

Gli infermieri partecipano ad attività di ricerca per sviluppare, raffinare ed ampliare la scienza infermieristica che possiede un corpo unico di conoscenze. La ricerca infermieristica è un’attività di indagine sistematica che ha lo scopo di sviluppare le
conoscenze riguardo a problemi che sono importanti per l’infermieristica.

Gli infermieri che fondano le loro decisioni cliniche su informazioni scientifiche documentate, agiscono in modo professionale, contribuiscono a sviluppare l’identità
dell’infermieristica e promuovono l’eccellenza nella pratica attraverso lo sviluppo della conoscenza.

I termini “decisioni cliniche” e “azioni basate sui risultati della ricerca” stanno a significare che gli infermieri si impegnano per una pratica basata sui risultati della ricerca (basata sulle evidenze). Questo tipo di pratica è fondata sulle migliori evidenze disponibili e quando si parla di pratica infermieristica basata sulle evidenze ci si riferisce a quei clinici che fanno di tutto per integrare i risultati della ricerca nel pensiero clinico-assistenziale e nella presa di decisioni.

E’ ormai riconosciuto che la ricerca infermieristica è importante; non è più necessario giustificarne il valore. Piuttosto, gli infermieri devono migliorare le loro
competenze nell’ambito della ricerca sia comprendendo il processo di ricerca sia sviluppando progetti che aumentino le informazioni disponibili per spiegare, modificare e migliorare la pratica infermieristica.

La ricerca infermieristica promuove la generazione di conoscenze:

  • su strategie e sistemi per erogare l’assistenza in maniera efficace ed efficiente;
  • sulla professione e sulla sua evoluzione storica;
  • sugli orientamenti etici che guidano la professione;
  • sui sistemi formativi che preparano in modo competente gli operatori a svolgere il loro mandato sociale;
  • sui modelli organizzativi e di gestione dei servizi infermieristici.

Definizione di ricerca

La ricerca è un’indagine sistematica in un ambito della conoscenza che, utilizzando diversi approcci (quantitativi e qualitativi), cerca di dare risposte ad
interrogativi o risolvere problemi. L’obiettivo della ricerca è di scoprire nuove conoscenze e relazioni e di trovare soluzioni a problemi o quesiti.

Si parla a volte di ricerca come sinonimo di problem solving ma questo non è corretto perché la ricerca mira a generare nuova conoscenza mentre il problem solving ad
utilizzare la conoscenza prodotta. Qualora la conoscenza utilizzata nel problem-solving sia inadeguata o insufficiente, i problemi possono essere posti come problemi di ricerca e quindi suscettibili di indagine scientifica. La nuova conoscenza che verrà quindi prodotta verrà utilizzata per risolvere quei problemi che una volta erano irrisolti.

La conoscenza può essere acquisita da varie fonti come la tradizione, l’autorità, prove ed errori, l’esperienza personale, l’intuizione, il ragionamento logico e l’uso del
metodo scientifico. L’utilizzo del metodo scientifico è ciò che più interessa all’infermieristica intesa come scienza. In quanto utilizzatori della ricerca gli infermieri devono conoscere come vengono acquisite ed organizzate le conoscenze nell’ambito di un contesto scientifico o di ricerca.

Il metodo scientifico

Per fare ricerca bisogna conoscere il metodo scientifico. L’indagine scientifica è un processo attraverso cui i dati osservabili e verificabili del mondo che ci circonda sono
raccolti attraverso i sensi, per descrivere, spiegare e prevedere gli eventi. Il metodo scientifico consta di varie fasi che sono rappresentate dalla selezione e definizione di un problema, dalla formulazione delle domande di ricerca o delle ipotesi, dalla raccolta e analisi dei dati e dalla comunicazione dei risultati. Due caratteristiche uniche del metodo scientifico, non presenti negli altri modi della conoscenza sono l’obiettività e l’uso dei dati empirici.

L’obiettività è la capacità del ricercatore di preservare il più possibile l’indagine scientifica dalle proprie credenze, valori e atteggiamenti. Il termine dati empirici si riferisce al fatto che essi sono evidenti e documentati e, in quanto tali, provengono dalla realtà piuttosto che dalle opinioni personali del ricercatore. Soltanto se il metodo di indagine è obbiettivo e in grado di raccogliere dati empirici, altri ricercatori porranno fiducia nei risultati.

Applicare il metodo scientifico significa verificare un’idea, un’intuizione o un’ipotesi. Per esempio un infermiere può avere l’idea che i pazienti che ricevono l’insegnamento preoperatorio avranno un recupero post operatorio migliore, questa idea può essere una ipotesi o un’intuizione. E’ necessario però un approccio sistematico di raccolta, analisi e valutazione dei dati per verificare se queste ipotesi o intuizioni hanno un fondamento.

Il valore del metodo scientifico è che esso è replicabile da altri ricercatori. La replicabilità, un altro aspetto importante nella ricerca, è la possibilità che ha uno studio di
essere ripetuto utilizzando le medesime variabili e metodi. Grazie alla possibilità di essere replicati, i risultati di uno studio possono essere verificati ed accresciuti di ulteriore validità, aumentandone il livello di generalizzabilità.

La ricerca infermieristica non è altro che l’applicazione del metodo scientifico allo studio dei fenomeni di interesse per la professione infermieristica. Per esempio,
l’indagine sistematica sui pazienti ed i loro bisogni correlati alla salute è di primario interesse per l’infermieristica. I risultati provenienti da questi studi vanno ad accrescere il corpo di conoscenze specifiche dell’infermieristica. E’ possibile fare una differenziazione tra la ricerca infermieristica e la ricerca in altre discipline solo sulla base della materia di studio.

Una delle maggiori sfide per il nursing è l’acquisizione di conoscenze affidabili e valide, relative ai problemi di salute, alle risorse in campo sanitario, ai bisogni ed alle azioni infermieristiche, nonché agli effetti dell’assistenza sulla salute, il benessere e la vita degli individui e dei gruppi, sia in istituzioni sanitarie che in strutture di comunità. Per realizzare tutto ciò devono trovare applicazione, ed ulteriore sviluppo, appropriate metodologie e
metodi di ricerca.

E’ difficile definire una teoria perché esistono molti campi di indagine che contribuiscono allo sviluppo della conoscenza infermieristica.

I diversi approcci alla scienza

I fenomeni/le situazioni possono essere osservati con un approccio diverso. Si può usare:

  • un ragionamento induttivo, un processo che consiste nel partire dai dettagli dell’esperienza per procedere verso un quadro generale. Il ragionamento induttivo implica l’osservazione di un particolare insieme di esempi che appartengono ad un insieme più ampio e che possono essere identificati con parti di esso;
  • un ragionamento deduttivo, un processo che parte dal quadro generale – teorico e procede poi in una specifica direzione per la pratica e la ricerca. Il ragionamento deduttivo usa due o più concetti correlati che, quando vengono combinati, permettono di evidenziare le relazioni esistenti tra i concetti.

Sia il ragionamento induttivo che quello deduttivo sono i modelli teorici fondamentali della ricerca. Il ragionamento induttivo costituisce l’esempio dell’”immaginare cosa c’è” a partire dai dettagli dell’esperienza pratica delle scienze infermieristiche e costituisce il fondamento della maggior parte delle indagini qualitative. Le indagini della ricerca legate alla questione del significato che il paziente attribuisce all’esperienza possono essere trattate con il ragionamento
induttivo dell’indagine qualitativa.

Invece il ragionamento deduttivo parte da una struttura che guida una ricerca di “ cosa c’è”. Tutte le indagini della ricerca quantitativa possono essere
affrontate con il ragionamento deduttivo.

Riassumendo: i metodi dedutti vi partono da ipotesi f ormulate sulla base di una teoria che descrive l’interrelazione tra fenomeni e mirano a testare previsioni e a validare
relazioni esistenti, sono più spesso associat i con i metodi di ricerca quantitati va. L’indagine scientifica viene chiamata anche ricerca quantitativa perchè è in grado di compiere generalizzazioni sulla popolazione partendo da osservazioni obbiettive, effettuate su un campione. I metodi quantitativi sono stati ben sviluppati ed utilizzati ampiamente ed efficacemente nella ricerca infermieristica. Essi enfatizzano la misurazione, la convalida delle ipotesi e l’analisi statistica dei dati e fanno avanzare la scienza infermieristica servendosi di sperimentazioni, questionari ed indagini. Quando però il problema di ricerca è riferito alle esperienze soggettive degli individui ci sono altri metodi in grado di studiare questo tipo di fenomeni.

I metodi induttivi mirano allo sviluppo di una teoria e di un’ipotesi, partendo dai dati osservati sul campo; la ricerca induttiva pertanto è generalmente associata all’adozione di metodi di ricerca qualitativa dove il ricercatore enfatizza l’osservazione e la scoperta; e’ necessaria particolare cautela nella generalizzazione dei risultati derivanti da un’indagine induttiva poiché dati specifici o limitati possono essere erronei. In questi casi i risultati non possono essere generalizzati. La ricerca qualitativa quindi è un approccio per strutturare la conoscenza che utilizza metodi di indagine che enfatizzano le descrizioni verbali ed i significati di un’esperienza
per un individuo.

Essi si focalizzano sulla comprensione di un fenomeno nella prospettiva dell’individuo ed utilizzano l’osservazione passiva o partecipante, le interviste profonde, lo
studio di casi, il focus group, l’analisi dei racconti.

Per la vasta gamma di domande cui l’assistenza infermieristica deve rispondere, sono necessari diversi tipi di ricerca. Non solo ricerche di tipo quantitativo, orientate cioè alla dimensione bio-fisiologica, ma anche ricerche qualitative particolarmente adatte allo studio dell’esperienza umana relativa alla salute; un argomento quest’ultimo di interesse fondamentale per la scienza infermieristica (Di Censo, 2001).

L’approccio qualitativo abbraccia gli esseri umani nella loro integrità, incentrando l’attenzione sull’esperienza umana vista all’interno del suo contesto di vita.

Entrambi gli approcci hanno un ruolo importante nella ricerca infermieristica. Tutti e due hanno dei limiti ma l’uno è complementare all’altro, per cui si ha una maggiore efficacia usando una combinazione di tali metodi.

Quale che sia il metodo utilizzato, i ricercatori hanno la responsabilità di condurre lo studio con rigore e competenza. Il rigore è lo sforzo che compie il ricercatore per garantire l’eccellenza nella ricerca. Esso richiede disciplina, scrupolosità, considerazione dei dettagli, massima accuratezza.

Strutture teoriche per la ricerca

Il ricercatore che sta per iniziare una ricerca, se persegue un approccio basato su un ragionamento induttivo, generalmente non si preoccupa di cercare una struttura teorica di riferimento, ma cerca di essere libero da strutture che limitano l’apertura a recepire l’esperienza dei soggetti dello studio, come nel caso della ricerca qualitativa.

Al contrario, un ricercatore che adotta un approccio deduttivo in uno studio, è costretto a scegliere una struttura (framework) di riferimento concettuale o teorica. Una ricerca che ha come base una teoria (grand, midrange, microrange), la struttura sottostante è chiamata struttura teorica (theoretical framework), già esistente nella letteratura di riferimento, una sorta di mappa pronta all’uso per lo studio.

Quando in uno studio, viene utilizzata una struttura concettuale (conceptual framework) significa che il ricercatore crea una struttura per guidare la ricerca mutuando dei concetti messi insieme come una mappa per lo studio. Entrambi i termini, struttura teorica e struttura concettuale sono spesso utilizzati scambievolmente nella letteratura.

Indipendentemente dal fatto che il ricercatore usi una struttura concettuale o una strutture teorica, in entrambi i casi emergeranno definizioni teoriche delle variabili dello studio e definizioni operative per descrivere la misurazione delle stesse.

In una definizione teorica il concetto è definito in relazione ad altri concetti. La definizione teorica fornisce significato ad un termine nel contesto della teoria. La definizione operativa, invece, identifica indicatori empirici di un concetto che ne permettono l’osservazione
e la misurazione.

Tratto dalla dispensa curata di Luisa Saiani, Anna Brugnolli, Marilena Bedin, Laura Cunico, Luisa Cavada

Link e siti di assoluto riferimento: